Ieri una persona a me vicinissima ha evidenziato in una frase ciò che ho per larghi tratti della mia vita pensato: “non ne va dritta una!”
Uno specchio non indifferente nel sentirmelo dire a mo’ di sfogo. Utile per il mio ieri, oggi e domani. Tanto prima o poi ricapita.
Ma perché ricapita? Forse perché sono delle prove che la vita ci da. Direttamente proporzionali a tanti fattori. Anche Murphy aveva formulato una intrigante lettura. Tutti i fattori sono solitamente e chiaramente appartenenti alle nostre tre “sfere principali”
Quella mentale per esempio prende una percentuale altissima di ogni nostro comportamento. Oramai rispetto alla seconda sfera, quella emotiva, la mente influenza anche i sentimenti, falsando le emozioni sulla base di determinate aspettative. Fanalino di coda, emozioni autentiche diffuse, risultano essere spesso i rancori… Vettori come l’amore, ma orientati nel senso opposto. Emozioni vere sono per ne quelle che regalano gioia, gratitudine e non riconoscenza, agapé.
La terza sfera, quella energetica, un nostro nucleo interno, risente dell’inquinamento delle altre due.
Quindi per quanto siamo avvelenati, inquinati o distratti, quello che proiettiamo è distorto. Come accorgersene? Come sempre i problemi del prossimo sono molto più evidenti dei nostri. Ma se proprio vogliamo, possiamo avvicinarci al prossimo con occhi e orecchie spente, per spegnere il giudizio, e con sforzo, provare a sentire. Quell’energia a pelle, per alcuni empatica.
Quell’amore vero che solo a sensi spenti ti arriva. Come la presenza di un gatto o un cane in una casa, presenza forte che si scopre totalmente quando l’animale ci lascia. Ancora una volta la lezione arriva da chi consideriamo inferiore.
Legge di attrazione, in questo caso. Proiettiamo qualcosa che probabilmente non è del tutto coerente con la nostra natura. E per natura non si intende istinto, ma scòpo. Altrimenti la distinzione di essere umano pensante e dotato di spirito ed anima sarebbe oggetto di discussione di ogni rotocalco trash o gossip…
Ecco che allora la vita ti regala una lezione, magari una nuova opportunità. E quel qualcosa è andato storto per evitare un pentimento peggiore o irreversibile in futuro.