Inutili parole a descrivere le sensazioni provate oggi.
Nonostante il mio mondo materiale presenti evidenti crepe, oggi è come se le vedessi risanate. Piuttosto che nuotare controcorrente ed incorrere maggiormente nel rischio di affogare, scelgo di farmi “condurre”, anziché trascinare, dalla corrente, viaggio che richiede altrettante abilità, un percorso inaspettato ma di maturazione. E nel maturare imparo che nel Silenzio vi è ogni risposta. Che ciò che mi accade è simbologico di significato.

Che ciò che posso scegliere o meno di cambiare non dipende davvero dalla mia scelta, perché davvero al di fuori di Dio, cioè dentro di me, non esiste nulla. Niente di mentale è stato prodigo di scoperta, fuorché la scintilla che nel silenzio ti può cambiare o consolidare la vita, fosse anche solo ridarti la forza di andare avanti, scoprendone la sua “Bellezza”, parola priva di sifnificato ma piena di Sentire.

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