Questa volta ho sottolineato la Torino silenziosa
quella che ti aspetti di notte in ogni altra metropoli
qui comune magia di scorrevole velocità.
Superga alla finestra la prima volta, stabile collina,
Dolomiti alle spalle sempre vive, vicine e intangibili,
ma come un sole energico emettono quel qualcosa.
Un verde piantato in fila, in spazi lunghi e ampi,
interrotti e ripresi, dovunque, e unicamente qui,
forse come nella piana del sole mi era capitato,
di percepirne il volume così, capiente, come il suo cielo.

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