Non si può comprendere davvero il valore e l’energia di un Grazie. Troppo spesso si ringrazia per educazione, per intercalare, per pudore, per vergogna, per riconoscenza, ma senza la dovuta energia. Spesso un grazie fischia, stride, è quasi di troppo, trasmette poco, è trascurabile, intercambiabile.
C’è un grazie che tuona dentro e ti fa venire la pelle d’oca. E’ quello pronunciato a noi stessi.
Il vero ringraziamento avviene dopo il perdono.
Il perdono al prossimo tuo, che come te stesso, può non avere un comportamento che approvi, e che tu giudichi.
Quindi, come giudizio va perdonato. Quindi perdoniamo noi stessi. Prima e dopo. E il bello dov’è? Il bello sta nel ringraziare noi stessi per esserci concessi questa opportunità, questo viaggio nel perdono, che ci tocca profondamente, ci commuove, e nel dire Grazie a noi stessi si sente tutta l’energia di questa parola, Gratitudine, immensa opportunità.