In questo periodo di notevole crisi globale, si può certamente affermare che ci troviamo di fronte a un’epoca di significativa trasformazione evolutiva.
Anche per me vale lo stesso principio. Una crisi di enormi proporzioni non può che essere il corrispettivo di una mia intensa e profonda trasformazione personale.
Mi sto decisamente interrogando in modo approfondito su me stesso, e ciò rappresenta un chiaro segno di umiltà e di flessibilità mentale. Significa possedere le competenze e la predisposizione necessarie per considerare e valutare ogni singolo stimolo che proviene dall’ambiente circostante, da me accuratamente osservato, nonché creato.
Non rinnego affatto le parole che ho espresso nell’articolo precedente; esse risultano utili, anzi, direi indispensabili, per toccare l’ennesimo fondo da cui risalire. Tuttavia, è necessario aggrapparsi a una corda diversa, perché la profondità di questo pozzo cela un’acqua che non è soltanto dissetante, ma assolutamente vitale, un vero e proprio carburante che permette di ritornare in superficie arricchiti di una nuova e più profonda consapevolezza.
Ritornerò saggio e umile, con una forza ed un’intensità migliore. La saggezza e l’umiltà non sono doti che si acquistano a buon mercato, ma sono il frutto di un percorso di crescita e autocoscienza. In questo viaggio della vita, gli ostacoli e le sfide che ho incontrato mi hanno forgiato, spesso mettendo a dura prova la mia resistenza e i miei valori. Ma è proprio attraverso la tempesta che ho appreso il valore della calma, e nel silenzio ho trovato le risposte che cercavo. La forza e l’intensità migliori di cui parlo non sono solo muscoli e energia, ma quel vigore interiore che si alimenta di passione, determinazione, e una profonda consapevolezza di sé. Quando ritornerò, sarò una versione più evoluta di me stesso, capace di affrontare la vita con uno sguardo più maturo e un cuore più aperto, pronto a condividere con gli altri la ricchezza del mio viaggio.